BATTERI

Questa volta affrontiamo l'argomento batteri  con una panoramica generale, ma con altri articoli approfondiremo il corretto uso in base alla tipologia.

Le classiche domande standard sono :
- Batteri liquidi o in polvere
- Quali scegliere
- Autotrofi ed Eterotrofi
- Come capire quando
sono pochi o troppi
- Quando inserire i batteri
- Alimentazione

L'argomento e' complesso ed esistono trattati di esperti in materia con descrizioni meticolose per singolo ceppo, quindi anche per far capire il concetto ai neofiti, evito il più possibile tecnicismi e chimica avanzata e cerco di stare terra terra, come si suol dire.
Così riuscite a capire da soli come e quando intervenire.
Come in premessa, si tratta di una panoramica.

Inevitabilmente sarò prolisso, e seguo la scaletta delle domande indicate sopra per avere un filo logico continuo.

BATTERI LIQUIDI O IN POLVERE
Partiamo da qui in quanto esistono in commercio queste 2 tipologie.
La maggior parte delle aziende usa batteri liquidi vivi, ma alcune Italiane ed estere usano anche l'altra tipologia.
Cosa cambia con quelli cosidetti in polvere ?
I batteri liquidi hanno una velocita' di reazione nettamente superiore a quelli in polvere e spesso in base al problema agiscono già in poche ore.
Quelli in polvere o capsule, per arrivare all'espletamento del loro compito ci impiegano giorni se non mesi, in questo ultimo caso dove ci sono problemi accentuati.
Detto ciò in ogni caso funzionano ... non come i liquidi, ma arrivano comunque al compimento del loro dovere con molta calma.

I motivi che spingono le aziende a vendere i batteri in polvere sono di solito 2 .... il bassissimo costo e la conservazione.
Infatti a parte rari casi si trovano maggiormente nel settore dolce per dare all'hobbysta un prezzo concorrenziale.

Vi faccio un esempio pratico del costo con una azienda fra le leader del nostro settore che conoscete bene tutti .... Oceanlife.
Se prendete il BioBact ( Autotrofi ) che sono liquidi vivi, 15ml costano circa 16,00€
Se prendete il Biogenesi ( Eterotrofi ) che sono in polvere, 80ml costano circa 17,00€
Quindi capite da soli che il costo dei batteri in polvere e' irrisorio rispetto ai liquidi.
In pratica 15ml di Biogenesi se rapportati al BioBact costerebbero 3,18€, più una piccola aggiunta del packaging.
15ml per darvi un idea, sono orientativamente circa 15-18 capsule.

Altro motivo valido per vendere batteri in polvere e' la scadenza nettamente piu' lunga dei vivi liquidi, in quanto salvo eccezioni si conservano meglio.

Alcune curiosità sui batteri in polvere !!!!
- Spesso sono dei cosidetti lieviti e non veri e propri batteri, che una volta inseriti in vasca vanno ad alimentare gli esistenti o quelli che hanno in parte dentro la stessa confezione, o agiscono in determinate situazioni.
- Altra cosa da sapere, che inizialmente assorbono più ossigeno per attivarsi e in determinate condizioni abbassano il ph e potrebbero creare problemi ai pesci .... questo in caso di vasche densamente popolate.
- Infine sempre in determinate condizioni, inizialmente possono portare a fioriture algali sul fondo e sulle rocce di colore Giallognole o Brune , e in casi estremi a Dinoflaggelati.
Ma questo dipende molto dal contenuto che cambia per ogni azienda, e da vari fattori critici esistenti già in vasca.


QUALI SCEGLIERE
Per quanto spiegato prima e' consigliabile quelli liquidi.
Le " farm " che producono batteri sono poche e spesso lo stesso produttore li fa a varie aziende del nostro settore, dando la possibilità di scegliere i ceppi.
Così succede per esempio che TropicMarin ha una tipologia, Equo un'altra, e Zeovit un'altra ancora.
Ogni azienda sceglie in base al proprio giudizio o sistema di riproduzione batterica.
Di solito la base offerta e' uguale per tutti, ma poi c'e' la possibilità di aggiungere qualche ceppo extra  per le proprie esigenze.
Quindi ad un certo livello vanno tutte bene.
E' difficile districarsi nella scelta, e per esempio in Italia abbiamo Equo, Oceanlife, Unica ed Elos che sono nel settore da anni con ottimi prodotti, ed infine YORAH che  buona parte di voi conoscono già, che sono stati prodotti su mia indicazione.
Estere conosciamo le piu' famose da Zeovit, FaunaMarin, AF, Daphio e qualcun'altra che sicuramente dimentico in questo momento.


AUTOTROFI & ETEROTROFI
Per i neofiti spiego velocemente la differenza
Gli Autotrofi vi servono a colonizzare le rocce e sono quelli che trsformano l'Ammoniaca in Nitrito e poi in Nitrato.
Gli Eterotrofi sono quelli che tramite l'equilibrio del Rapporto Redfiled ( ci torniamo con un'altro post ) eliminano nitrato e fosfato.
Gli Eterotrofi sono dei batteri cosidetti selettivi, e possono vivere liberi in colonna d'acqua, o dentro le rocce in assenza di ossigeno.
Autotrofi ed Etrotrofi servono entrambi e possibilmente è meglio usare i ceppi separati che vi aiutano meglio a gestire la vasca.


COME CAPIRE QUANDO SONO POCHI O TROPPI
Serve una doverosa premessa !!!!
I batteri vengono influenzati direttamente o indirettamente da vari fattori, come per esempio la luce, lo schiumatoio, il movimento, e l'uso dei prodotti in vasca che possono inibirli o moltiplicarli.

Partiamo dagli Autotrofi
Come riconoscere eventuali carenze, che per questa tipologia i segnali sono pochi e non ci sono invece problemi di saturazione:
- La più comune e' la presenza di Nitriti
Questo fenomeno si manifesta anche per un motivo poco conosciuto, ovvero che in acqua marina i Nitrosomonas che sono la parte batterica che trasforma l'Ammoniaca in Nitrito, ha una velocità di riproduzione più veloce dalle 3 alle 6 volte rispetto ai Nitrobacter che sono quelli che trasformano i Nitriti in Nitrato, che notoriamente quest'ultimi amano un acqua più acida.
- Un altro segnale lo danno le rocce che tendono a fare piu' sedimento, ma in questo caso e' anche una carenza di Eterotrofi.
- Altro segnale e' l'acqua poco limpida, che denota la scarsità.

Invece ci sono più possibilità di riconoscere la carenza o l'eccesso degli Eterotrofi
Facciamo alcuni esempi di carenza :
- Il primo in assoluto e' che nonostante una buona schiumazione i nitrati e fosfati tendono a salire.
- Un'altro segnale ( abbinato agli Eterotrofi ) e' uno spurgo continuo ed eccessivo delle rocce.
- Le rocce prendono una colorazione bruna
- Le patine sui vetri danno un segnale molto preciso, anche se c'e' da dire che in questo caso entrano in gioco altre variabili.
La patina verde sui vetri indica che il sistema fa fatica a smaltire i Fosfati, mentre la marrone che fa fatica a smaltire i Nitrati.
Poi abbiano l'eccesso :
- Le patine sui vetri menzionate prima, se si formano molto velocemente ... a volte subito dopo aver pulito i vetri, indicano un eccesso della parte interessata contenuta negli Eterotrofi.
Così come le patina bianca, che indica un equilibrio del Rapporto Redflield ma un eccesso di batteri.
- Altro segnale di un eccesso Eterotrofo sono i cianobatteri.
In questo caso spesso e' sufficiente schiumare bagnato e aggiungere Autotrofi.
- L'acqua biancastra, e' un'altro indicatore

QUANDO INSERIRE I BATTERI
Come ogni cosa sulla terra, i batteri nascono, crescono, si riproducono e muoiono.
Ogni tanto sento qualcuno che si vanta di non dosarli, probabilmente se lo facesse si accorgerebbe che la vasca muta positivamente.
Non c'e' una regola o frequenza per quando inserirli, perchè le variabili cambiano da vasca a vasca dalla marca, ma per mia esperienza, ne netto un po ogni 15 e 30 del mese, poi valuto se pochi o tanto in merito a quanto scritto prima.

ALIMENTAZIONE
Chiudiamo con il discorso alimentazione batterica.
I batteri in determinati casi vanno alimentati.
Quasi tutte le aziende hanno prodotti specifici a farlo, ma poche che alimentano separatamente Autotrofi ed Eterotrofi.


Leo Carcione 

Pubblicato su Reef & Led - 20.04.23

BacterMix Marino - Eterotrofi 
https://www.yorah.it/articolo.php?id=152

BacterNitrix - Autotrofi 
https://www.yorah.it/articolo.php?id=158

Enzim 
https://www.yorah.it/articolo.php?id=165

CarbonMix - Alimento Batteri Eterotrofi 
https://www.yorah.it/articolo.php?id=161

NitrixZero - Alimento Batteri Autotrofi 
https://www.yorah.it/articolo.php?id=156