CARBONE

Oggi parliamo di un amico che spesso e' sottovalutato ma che in realtà aiuta a risolvere parecchi problemi ... il carbone, specie nell'acquario marino.
Cerco di non usare troppi termini tecnici per far capire meglio il concetto ai neofiti.

PANORAMICA
Esistono 2 tipi di carboni che possiamo sfruttare nei nostri acquari, uno e' il classico al Cocco cosiddetto Vegetale o Attivo, e l'altro un po' meno conosciuto e' il Minerale.
Il carbone al Cocco si riconosce tendenzialmente per il colore totalmente opaco, mentre quello Minerale ha delle piccole parti semilucide.
Il carbone vegetale si ottiene dalla combustione di materiale di origine vegetale, ... cocco, legname, etc etc.,
 mentre il minerale solitamente arriva dalle classiche cave ... e in estrema sintesi non e' altro che la fossilizzazione di materiale legnoso.
In pratica la base e' uguale per entrambi, ma il processo finale di produzione e lavorazione e' diverso.

CURIOSITA'
Il carbone e' un potente aDsorbitore, e non e' un errore l'uso di questa parola, e brevemente spiego il motivo in modo piuttosto semplice.
Se fosse un assorbitore tratterebbe anche acqua o parte di essa come potrebbe fare una spugna o uno straccio immerso nella stessa, invece il carbone si limita ad adsorbire atomi, ioni o molecole dall'acqua, ma non la trattiene.
Detto questo per facilita' d'uso continueremo ad usare la parola assorbimento anche se impropria.
Il carbone è idrofobo ed ha una elevata porosità che gli permette di trattenere molti elementi con un rapporto minimo rispetto al litraggio della vasca.

VANTAGGI & SVANTAGGI
Il vantaggio dell'uso del carbone per noi acquariofili, si distingue nell'assorbire :
- Cloro
- Fenoli
- Tanini
- Medicinali
- Terpeni
- Coloranti
- Molecole
- Atomi
- Ioni
- Acidi Umici
- Odori
- Prodotti derivati dalla fermentazione ( causa di esplosione batterica o algale )
Ma in realtà lavora su tante altre cose, per esempio pochi lo sanno ... ma entrambi le tipologie anche se in quantità relativamente modeste, assorbono anche carico organico.

Lo svantaggio che assorbe elementi utili ma che possiamo compensare :
- Iodio  
- Ferro ( non chelato )
- Fertilizzanti ( nel dolce )

COME SCEGLIERLO 
La qualità di un carbone si rileva tramite l'assorbimento di due elementi principali che sono lo Iodio e il Blu di Metilene.

Non tutti i carboni in commercio vanno bene, in quanto il tipo di materiale combusto, la lavorazione e la zona di provenienza porta in commercio delle vere e proprie schifezze non adatti ai nostri acquari, ma invece utili per altri scopi.
Per un carbone di qualità destinato al nostro settore mediamente si usano i due elementi citati prima, e l'indice di assorbimento e' il seguente :
- CARBONE COCCO
Iodio - 1100
Blu di Metilene 18
- CARBONE MINERALE
Iodio - 1000
Blu di Metilene - 16
Guardando le due tipologie si vede subito che quello al Cocco o Vegetale, ha un grado maggiore di assimilazione e quindi sembrerebbe migliore, ma attenzione che ha due svantaggi.
Il primo e' per l'appunto il grado di assorbimento dello Iodio o Fertilizzante nel caso di un dolce, che ci costringe ad integrarne di più rispetto all'utilizzo di un carbone Minerale.
Il secondo che pochi sanno, e' che il carbone attivo vegetale in base a come e' stato prodotto, rilascia una marea di fosfati in vasca e spesso e volentieri sballa a nostra insaputa il Rapporto Redfield in acquari poco stabili o dove non viene usata la riproduzione batterica nel caso di un marino.

Invece il carbone Minerale oltre ad assorbire meno Iodio e fertilizzanti, non rilascia Fosfati salvo in casi sporadici che comunque sono minimi e smaltiti dal sistema, sia nell'acqua dolce che nell'acqua marina.
Quindi nella scelta se non si e' sicuri del vegetale e' meglio usare il Minerale, facendo attenzione anche in questo caso che la qualità dipende dalla zona d'estrazione.

PICCOLA NOTA SUL CARBONE MINERALE
Gli acquariofili più vecchi non usano questo tipo di carbone perché convinti che rilascia metalli in vasca, e questa fissazione deriva dal fatto che a volte sul sacchetto filtrante appaiono delle macchie di color ruggine.
In realtà sono dei batteri cosiddetti Ferrosi o chiamati anche Ferrobatteri, che si attivano tramite un processo chimico, ma che sono totalmente innocui per la vasca.
Tra l'altro il Carbone Minerale ha la capacita di assorbire alcuni tipi di elementi che creano  patine  in vasca, mentre il Vegetale causa rilascio fosfati le può far aumentare.

COME SI USA
L'utilizzo per entrambi può avvenire sia in un filtro a letto fluido, oppure in un sacchetto filtrante posizionato in una zona di buon movimento.
Per lavarlo, usate sempre acqua osmotica in quanto quella da rubinetto contenente varie sostanze, neutralizza una buona parte e riduce fortemente il periodo di assorbimento.
Per una maggiore resa, chi ha un forno a microonde può approfittare per scaldare l'acqua osmotica che ne amplifica l'effetto e lo fa durare di più.

QUANTO CARBONE UTILIZZARE
Ci sono varie scuole di pensiero in merito, ma considerate le prestazioni del nostro amico un buon compromesso e' .
- Carbone Vegetale 100ml x 100lt
- Carbone Minerale 50ml x 100lt
Salta subito all'occhio la differenza fra i due, e il motivo e' piuttosto semplice ... ovvero che il Minerale che subisce meno trattamenti rispetto al Vegetale, ha un grado di assorbimento più lungo e costante.

QUANTO TEMPO VA TENUTO
Non c'e' un periodo esatto che varia dal tipo di problema in vasca o dal tipo di animali nel caso del marino.
Personalmente uso il minerale in quantità di 50ml ogni 100lt una volta al mese.
In realtà il carbone funzionerà bene i primi 15gg e poi va lentamente in esaurimento, quindi si puo' lasciare dentro per tutto il mese o toglierlo dopo 15gg e ricominciare il mese successivo.
Attenzione !!!
Evitate di cambiare nel marino carbone e zeolite ( per chi la usa ) lo stesso giorno, causa un veloce smagrimento della vasca che manda in sofferenza gli animali.
Aspettate almeno 7gg

Ancora meglio sostituire la zeolite per esempio il 15 del mese e il carbone il 30

CURIOSITA'
Chiudo con 2 curiosità e prove che potete fare tutti
La prima prova è per capire il grado di purezza del carbone che usate a prescindere dalla marca :
- Prendete un bicchiere o qualcosa di simile
- Riempitelo di acqua osmotica
- Prendete un cucchiaio di carbone e lavatelo con osmosi
- Inserite il carbone nel bicchiere
- Ogni tanto quando vi ricordate mescolate con un cucchiaino
- Dopo un po di tempo ( almeno 24h ) e mescolazioni effettuate, testate i fosfati
Non prendete paura se qualcuno vi darà qualcosa come 1,30 mg/lt, perchè ovviamente la concentrazione in un contenitore piccolo e' maggiore rispetto ad una vasca, ma almeno sapete che durante il mese c'e' una parte che viene rilasciata costantemente ed inesorabilmente.

La seconda prova serva a capire se la vostra vasca ha bisogno del carbone o se serve sostituire il vecchio :
- Prendete 2 tazzine da caffè o 2 bicchieri di plastica bianchi della stessa marca.
- Su una mettete acqua osmotica e sull'altra la stessa quantità di acqua della vasca.
- Mettetele una vicina all'altra e confrontate il colore.
Molti di voi rimarranno sorpresi.


Leo Carcione

Pubblicato in Reef & Led - 18.10.2020

Carbone Attivo
https://www.yorah.it/articolo.php?id=174 

Carbone Minerale
https://www.yorah.it/articolo.php?id=172






SABBIA

Sono passati tanti anni eppure si continuano a leggere nei vari gruppi social commenti negativi in merito a questo prezioso aiuto per la vasca.
Cerchiamo di fare un po di chiarezza e far capire anche a chi dice che e' dannosa, i motivi per cui e' meglio metterla.

Cominciamo col dire che non si capisce perché un DSB può avere la sabbia che si mantiene bianca  con lo stesso problema di sedimento rilasciato dalle rocce vive, mentre per un Berlinese diventa ricettacolo di vario genere.
Il problema nel caso di spurgo delle rocce e' identico
A proposito di spurgo rocce, e' utile leggere l'articolo sui batteri per capire come bloccarlo o rallentarlo fortemente.

LA SCELTA
- Esistono vari tipi di sabbia intesa come granulometria e non come marca, ma per il Berlinese e' consigliata la tipologia di circa 2-3mm, e mai più fina.
- Il motivo di tale scelta e' principalmente dovuto al fatto, che ha un peso specifico elevato e le pompe di movimento non riescono a spostarla facilmente, oltre al fatto che s'incastra granello con granello come l'effetto massicciata dei binari del treno.
- Quindi rispetto al DSB dove notoriamente si usa la Sugar-Size ( finissima ) e perennemente tocca risistemarla, nel Berlinese non esiste questo problema o comunque e' fortemente ridotto.
- Evitate la sferica, in quanto si compatta troppo e a causa della sua forma viene spostata dalle pompe

LA TIPOLOGIA
- E' consigliabile l'aragonite di buona qualità alla più comune sabbia corallina.

- L'aragonite sostanzialmente ha due vantaggi, notoriamente e' più pura rispetto alla sabbia corallina e si scioglie con un ph più alto facendo un minimo di tampone in vasca.

LA MARCA
- Fate attenzione che non vanno tutte bene, e non conviene risparmiare 10 o anche 20€ per una vasca, acquistando un prodotto scadente che poi porta problemi di alghe e diatomee.
- Meglio investire bene e una sola volta.

SPESSORE
- Consigliabile sui 2-3 cm
- Fino a circa 3 cm a tenerla pulita ci pensano le stelle Archaster, o lumache del tipo Nassarius, Mitra Papalis, Strombus, Cerithium, o l'elegante Babilonia Formosa.
- Lo spessore può essere anche più alto ma non porta alcun beneficio, sia estetico che pratico.
- Altro motivo della scelta di questo spessore, e' che l'ossigeno e' sempre presente e la Fauna Bentonica trova rifugio fra gli interstizi.

SABBIA & ROCCE
- Nel caso di un allestimento con rocce sintetiche, può essere inserita già da subito, perché non c'e' alcuna controindicazione.
- Nel caso in cui invece si usano rocce vive specie se provenienti da vasche tenute male, e' meglio stabilizzare il fenomeno dello spurgo con batteri adatti e metterla in un secondo tempo, che varia dalle 4 alle 8 settimane.

PULIZIA
- Tendenzialmente saranno gli animali preposti a fare il " lavoro sporco ", ma nel caso non siano sufficienti si può sfruttare saltuariamente un comune aspirarifiuti che si usa nel dolce e di tanto in tanto sifonare.

UTILITA'
- Se e' vero che diventa ricettacolo di sedimenti di vario genere nel caso di rocce scadenti o inutilizzo di batteri, e' altrettanto vero che il lento movimento dato dagli animali detritivori aiuta a innescare un leggero innalzamento di Nitrati e Fosfati per altro non leggibile dai test, che apportano benefici sulla resa dei coralli.
- In primis anche il leggero sedimento che si alza stimola continuamente lo spolipamento, e aiuta il corallo a predare ogni minimo passaggio di alimento.
- Poi in virtù delle ultime scoperte in termini di colorazione coralli, dove abbiamo visto che i Nitrati e i Fosfati aiutano notevolmente entro certi limiti ad accentuare il colore, è un'altro beneficio. 

BATTERI
- Da non sottovalutare la carica batterica che apporta la sabbia, dove si crea un equilibrio fra Autotrofi insediati nella stessa ... ed Eterotrofi che vivono in colonna d'acqua.
Tra l'altro aiuta molto nel mantenere in equilibrio il Rapporto Redfield grazie al continuo movimento dato dai detritivori che vivono dentro.
- E' importante utilizzare una granulometria non inferiore ai 2mm, perché l'apporto di ossigeno è maggiore rispetto ad una sabbia fina, e la parte colonizzabile dai batteri nettamente superiore.
Meglio ancora se possibile ... utilizzare una granulometria di 3mm.

COLORAZIONE
- In un primo momento dopo averla messa, quindi parliamo in media dopo circa 8gg, la tendenza sarà quella di diventare leggermente marroncina, ma l'effetto comincia a svanire dopo circa 15gg e torna bianca.
- Se persiste una colorazione anomala di vario genere, diventa un segnale di qualche anomalia in vasca, che una volta eliminata, la fa tornare bianca.
- Quindi possiamo usarla come cartina tornasole per la resa generale della vasca.

LAVAGGIO
 - E' inutile ricordare che va lavata tassativamente con acqua osmotica di buona qualità.
Mai usare acqua da rubinetto che porterebbe una quantità devastante di silicio e relative Diatomee.

Leo Carcione 

Pubblicato in Reef & Led - 07.08.2020

BATTERI

Questa volta affrontiamo l'argomento batteri  con una panoramica generale, ma con altri articoli approfondiremo il corretto uso in base alla tipologia.

Le classiche domande standard sono :
- Batteri liquidi o in polvere
- Quali scegliere
- Autotrofi ed Eterotrofi
- Come capire quando
sono pochi o troppi
- Quando inserire i batteri
- Alimentazione

L'argomento e' complesso ed esistono trattati di esperti in materia con descrizioni meticolose per singolo ceppo, quindi anche per far capire il concetto ai neofiti, evito il più possibile tecnicismi e chimica avanzata e cerco di stare terra terra, come si suol dire.
Così riuscite a capire da soli come e quando intervenire.
Come in premessa, si tratta di una panoramica.

Inevitabilmente sarò prolisso, e seguo la scaletta delle domande indicate sopra per avere un filo logico continuo.

BATTERI LIQUIDI O IN POLVERE
Partiamo da qui in quanto esistono in commercio queste 2 tipologie.
La maggior parte delle aziende usa batteri liquidi vivi, ma alcune Italiane ed estere usano anche l'altra tipologia.
Cosa cambia con quelli cosidetti in polvere ?
I batteri liquidi hanno una velocita' di reazione nettamente superiore a quelli in polvere e spesso in base al problema agiscono già in poche ore.
Quelli in polvere o capsule, per arrivare all'espletamento del loro compito ci impiegano giorni se non mesi, in questo ultimo caso dove ci sono problemi accentuati.
Detto ciò in ogni caso funzionano ... non come i liquidi, ma arrivano comunque al compimento del loro dovere con molta calma.

I motivi che spingono le aziende a vendere i batteri in polvere sono di solito 2 .... il bassissimo costo e la conservazione.
Infatti a parte rari casi si trovano maggiormente nel settore dolce per dare all'hobbysta un prezzo concorrenziale.

Vi faccio un esempio pratico del costo con una azienda fra le leader del nostro settore che conoscete bene tutti .... Oceanlife.
Se prendete il BioBact ( Autotrofi ) che sono liquidi vivi, 15ml costano circa 16,00€
Se prendete il Biogenesi ( Eterotrofi ) che sono in polvere, 80ml costano circa 17,00€
Quindi capite da soli che il costo dei batteri in polvere e' irrisorio rispetto ai liquidi.
In pratica 15ml di Biogenesi se rapportati al BioBact costerebbero 3,18€, più una piccola aggiunta del packaging.
15ml per darvi un idea, sono orientativamente circa 15-18 capsule.

Altro motivo valido per vendere batteri in polvere e' la scadenza nettamente piu' lunga dei vivi liquidi, in quanto salvo eccezioni si conservano meglio.

Alcune curiosità sui batteri in polvere !!!!
- Spesso sono dei cosidetti lieviti e non veri e propri batteri, che una volta inseriti in vasca vanno ad alimentare gli esistenti o quelli che hanno in parte dentro la stessa confezione, o agiscono in determinate situazioni.
- Altra cosa da sapere, che inizialmente assorbono più ossigeno per attivarsi e in determinate condizioni abbassano il ph e potrebbero creare problemi ai pesci .... questo in caso di vasche densamente popolate.
- Infine sempre in determinate condizioni, inizialmente possono portare a fioriture algali sul fondo e sulle rocce di colore Giallognole o Brune , e in casi estremi a Dinoflaggelati.
Ma questo dipende molto dal contenuto che cambia per ogni azienda, e da vari fattori critici esistenti già in vasca.


QUALI SCEGLIERE
Per quanto spiegato prima e' consigliabile quelli liquidi.
Le " farm " che producono batteri sono poche e spesso lo stesso produttore li fa a varie aziende del nostro settore, dando la possibilità di scegliere i ceppi.
Così succede per esempio che TropicMarin ha una tipologia, Equo un'altra, e Zeovit un'altra ancora.
Ogni azienda sceglie in base al proprio giudizio o sistema di riproduzione batterica.
Di solito la base offerta e' uguale per tutti, ma poi c'e' la possibilità di aggiungere qualche ceppo extra  per le proprie esigenze.
Quindi ad un certo livello vanno tutte bene.
E' difficile districarsi nella scelta, e per esempio in Italia abbiamo Equo, Oceanlife, Unica ed Elos che sono nel settore da anni con ottimi prodotti, ed infine YORAH che  buona parte di voi conoscono già, che sono stati prodotti su mia indicazione.
Estere conosciamo le piu' famose da Zeovit, FaunaMarin, AF, Daphio e qualcun'altra che sicuramente dimentico in questo momento.


AUTOTROFI & ETEROTROFI
Per i neofiti spiego velocemente la differenza
Gli Autotrofi vi servono a colonizzare le rocce e sono quelli che trsformano l'Ammoniaca in Nitrito e poi in Nitrato.
Gli Eterotrofi sono quelli che tramite l'equilibrio del Rapporto Redfiled ( ci torniamo con un'altro post ) eliminano nitrato e fosfato.
Gli Eterotrofi sono dei batteri cosidetti selettivi, e possono vivere liberi in colonna d'acqua, o dentro le rocce in assenza di ossigeno.
Autotrofi ed Etrotrofi servono entrambi e possibilmente è meglio usare i ceppi separati che vi aiutano meglio a gestire la vasca.


COME CAPIRE QUANDO SONO POCHI O TROPPI
Serve una doverosa premessa !!!!
I batteri vengono influenzati direttamente o indirettamente da vari fattori, come per esempio la luce, lo schiumatoio, il movimento, e l'uso dei prodotti in vasca che possono inibirli o moltiplicarli.

Partiamo dagli Autotrofi
Come riconoscere eventuali carenze, che per questa tipologia i segnali sono pochi e non ci sono invece problemi di saturazione:
- La più comune e' la presenza di Nitriti
Questo fenomeno si manifesta anche per un motivo poco conosciuto, ovvero che in acqua marina i Nitrosomonas che sono la parte batterica che trasforma l'Ammoniaca in Nitrito, ha una velocità di riproduzione più veloce dalle 3 alle 6 volte rispetto ai Nitrobacter che sono quelli che trasformano i Nitriti in Nitrato, che notoriamente quest'ultimi amano un acqua più acida.
- Un altro segnale lo danno le rocce che tendono a fare piu' sedimento, ma in questo caso e' anche una carenza di Eterotrofi.
- Altro segnale e' l'acqua poco limpida, che denota la scarsità.

Invece ci sono più possibilità di riconoscere la carenza o l'eccesso degli Eterotrofi
Facciamo alcuni esempi di carenza :
- Il primo in assoluto e' che nonostante una buona schiumazione i nitrati e fosfati tendono a salire.
- Un'altro segnale ( abbinato agli Eterotrofi ) e' uno spurgo continuo ed eccessivo delle rocce.
- Le rocce prendono una colorazione bruna
- Le patine sui vetri danno un segnale molto preciso, anche se c'e' da dire che in questo caso entrano in gioco altre variabili.
La patina verde sui vetri indica che il sistema fa fatica a smaltire i Fosfati, mentre la marrone che fa fatica a smaltire i Nitrati.
Poi abbiano l'eccesso :
- Le patine sui vetri menzionate prima, se si formano molto velocemente ... a volte subito dopo aver pulito i vetri, indicano un eccesso della parte interessata contenuta negli Eterotrofi.
Così come le patina bianca, che indica un equilibrio del Rapporto Redflield ma un eccesso di batteri.
- Altro segnale di un eccesso Eterotrofo sono i cianobatteri.
In questo caso spesso e' sufficiente schiumare bagnato e aggiungere Autotrofi.
- L'acqua biancastra, e' un'altro indicatore

QUANDO INSERIRE I BATTERI
Come ogni cosa sulla terra, i batteri nascono, crescono, si riproducono e muoiono.
Ogni tanto sento qualcuno che si vanta di non dosarli, probabilmente se lo facesse si accorgerebbe che la vasca muta positivamente.
Non c'e' una regola o frequenza per quando inserirli, perchè le variabili cambiano da vasca a vasca dalla marca, ma per mia esperienza, ne netto un po ogni 15 e 30 del mese, poi valuto se pochi o tanto in merito a quanto scritto prima.

ALIMENTAZIONE
Chiudiamo con il discorso alimentazione batterica.
I batteri in determinati casi vanno alimentati.
Quasi tutte le aziende hanno prodotti specifici a farlo, ma poche che alimentano separatamente Autotrofi ed Eterotrofi.


Leo Carcione 

Pubblicato su Reef & Led - 20.04.23

BacterMix Marino - Eterotrofi 
https://www.yorah.it/articolo.php?id=152

BacterNitrix - Autotrofi 
https://www.yorah.it/articolo.php?id=158

Enzim 
https://www.yorah.it/articolo.php?id=165

CarbonMix - Alimento Batteri Eterotrofi 
https://www.yorah.it/articolo.php?id=161

NitrixZero - Alimento Batteri Autotrofi 
https://www.yorah.it/articolo.php?id=156

L'INTERSCAMBIO

Fra i vari miti che girano sui social uno di quelli che torna sempre in auge e il rapporto esagerato dell'interscambio fra vasca e sump.
Non di rado si vedono vasche da 300 lt con pompe da 5000 lt/h, o vasche da 500 lt con pompe da 12000 lt/h, ma spiegherò più avanti  quali sono i sintomi per valutare un eccesso di interscambio.

Comincio con qualche esempio per farvi capire che usando pompe oltre un certo litraggio non si ottiene nulla di più ..... fatta eccezione per l'aumento della bolletta dove le compagnie ringraziano.

L'ossigeno in vasca ha un livello di saturazione che non e' possibile superare, e per il quale anche inserendo le cascate del Niagara non cambia nulla.
Apro una parentesi specificando che il valore dell'ossigeno disciolto non dipende solo dall'interscambio ma e' proporzionato inversamente alla temperatura, e più questa aumenta e più lui si abbassa.
Vi metto qualche numero per capire questo concetto :
20° - 9,2 ppm
22° - 8,8 ppm
24° - 8,5 ppm
26° - 8,2 ppm
Come potete vedere con 6° di variazione, l'ossigeno disciolto cambia di 1 punto.
Al rapporto temperatura ossigeno e' legato  anche il fenomeno ciano, ma  su questo ci torniamo un'altra volta.
In pratica e' come se d'estate prendete una boccata d'aria ma avete l'impressione di non respirare, mentre se lo fate d'inverno percepite i polmoni pieni.

Per fare un'altro esempio pratico, inserire una pompa da 5000lt su una vasca da 300lt considerando lavori ad una prevalenza di circa 1,5mt, l'interscambio sarà di circa 4000 lt/h ... il che vuol dire che il volume dell'intera vasca passa in sump circa 13 volte in 60 minuti.
Questa velocità non migliora le prestazioni della vasca e non aumenta l'ossigeno oltre la sua saturazione, anzi fa lavorare male anche lo schiumatoio.
C'e'  poi da considerare il concetto alimentazione coralli o pesci, e faccio un'altro esempio sempre su una vasca da 300 lt e con pompa da 5000lt/h.
La maggior parte degli alimenti per coralli ha un dosaggio di 1 ml x 100 lt , il che vuol dire che in una vasca di questo tipo immettiamo 3 ml di prodotto.
La velocità dell'interscambio con 4000 lt/h effettivi fa si che questa minuscola parte viene scaricata e rimessa in vasca circa 13 volte in un ora, il che rende difficile la predazione a tutti i coralli, che invece avrebbero più tempo per alimentarsi adeguatamente con una portata inferiore.
Ne consegue che  i coralli con più polipi e in determinate posizioni nella vasca avranno più possibilità di alimentarsi rispetto ad un animale che si trova in condizioni opposte, e spesso su una vasca tirata con inorganico a zero ... questa velocità incide sempre sul corallo che lentamente si nutre meno perchè ha sempre meno forza di aprire i filamenti mesenterici e capita non di rado che sbianca dalla sera alla mattina.

Altra considerazione sulla velocità dell'interscambio esagerato e il carico organico ed inorganico dove quest'ultimo e' legato ai batteri e al Rapporto Redfield.
L'eccessiva velocità dell'interscambio fa si che lo schiumatoio non riesca a catturare in modo adeguato i batteri Eterotrofi carichi di Nitrato e Fosfato, ne consegue che la schiuma e' spesso di colore chiaro e poco maldeodorante, e questo indica un sintomo di eccessiva velocità della pompa di mandata.
Con un interscambio piu' modesto si avra' una colorazione dello schiumato più scura e un odore accentuato, sintomo che  sono stati catturati in modo adeguato i batteri Eerotrofi.

Un'altro segnale di interscambio sproporzionato sono le patine sui vetri che si formano molto meno sia in termini di tempo che di velocità  se il rapporto e' giusto, mentre un eccessivo interscambio  li fa sporcare prima.
C'e' pero' da specificare che questo fenomeno e' legato anche ad altri fattori batterici, ma sicuramente si puo' migliorare.

Gia' direte voi ..... allora qual'e' il rapporto giusto ??
Sempre per restare in tema della vasca da 300 lt, quando si monta una pompa da 2000 lt/ ora e con uno scarico da 40 o max 50mm si e' a posto.

Chiudo con 2 esempi pratici e visibili a chi voglia verificare con i propri occhi.
La mia vasca personale da 700lt netti lavora con una sola pompa Eheim da 2400 lt/h, mentre ne ho un'altra da 1200 lt netti per i coralli ..... che lavora con solo 2 pompe da 2400lt/h sempre Eheim.

Ricordate che e' più importante uno schiumatoio adeguatamente dimensionato, che una vasca fatta a mò di Groviera con una infinita' di scarichi e pompe idrovore per svuotare il Po.

Leo Carcione 


Pubblicato su Reef & Led  - 03.04.2021 

IN & OUT
https://www.yorah.it/articolo.php?id=184